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Nature Restoration Law: un grande passo avanti per l'Europa ma senza le campagne

14/07/23
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Restorenature

Approvata dal Parlamento Europeo il 12 luglio il testo della Nature Restoration Law, privata degli impegni per gli agroecosistemi.

Il 12 luglio 2023 è stata una data storica per la Natura Europea. Il Parlamento Europeo ha votato a favore della legge sul ripristino della natura e del Green Deal dell'UE, nonostante una campagna di disinformazione senza precedenti volta a distruggerla, condotta da politici conservatori e di destra e dalle lobby dell'agricoltura e della pesca.

Un risultato eccezionale ragginto con l'impegno di tutte le organizzazioni europee sia del mondo ambientalista che dell'Agricoltura Biologica, oltre alla mobilizzazione di scienziati (QUI la lettera sottoscritta da oltre 6000 firme) e sostenuta da oltre 1 milione di firme dei cittadini. 

 

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1 milione

Per raggiungere un compromesso, gli eurodeputati hanno sacrificato molti obblighi, purtroppo a partire proprio da quelli legati agli agro-ecosistemi. E' stato infatti stralciato l'intero articolo 9 che prevedeva, oltre al ripristino delle torbiere, anche l'obbligo di raggiungimento dei target di migliormanento dello stato di conservazione degli uccelli e delle farfalle degli ambienti agricoli, oltre all'indispensabile mantenimento di almeno il 10% di elementi naturali negli agro-ecosistemi (cosa ben diversa dell'abbandono del 10% delle aree attualmente coltivate, propagandato falsamente della destra europee e dalle associazioni di categoria agricole).

Inoltre, il Parlamento ha adottato un emendamento che ritarda l'attuazione della legge fino a quando non sarà stata condotta una valutazione della legge sulla sicurezza alimentare dell'Europa.

Positivo solo il rafforzamento sui target degli impollinatori (art.8), ma viene da chiedersi come potranno miglioreare le loro condizioni se non si interviene proprio suglia groecosistemi.

Di fatto questi emendamenti ignorano i dati scientifici che dicono che è proprio il modello attuale agricolo ad essere la prima causa di biodiversità, ma anche gli impegni di moltissimi agricoltori che già stanno abbracciando un modello agroecologico, a partire dai produttori biologici che, hanno infatti fortemente sostenuto la legge.

 

Proprio il presidente di IFOAM Organics Europe, Jan Plagge, al termine del voto ha dichiarato: "Gli eurodeputati che hanno votato contro il ripristino della natura non stanno difendendo gli agricoltori, ma stanno preparando un futuro più difficile e stanno rendendo i nostri sistemi alimentari più vulnerabili. La sterilizzazione delle nostre campagne europee sta avvenendo ora, con pesticidi tossici e distruzione degli habitat che portano a perdite massicce di popolazioni di uccelli e insetti. La nostra sopravvivenza e la sicurezza alimentare dipendono dalla salute degli ecosistemi. Gli agricoltori, la natura e il nostro futuro non dovrebbero essere presi in ostaggio dai politici che giocano alle guerre culturali".

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ifoam

Ora si passa alla fase del Trigologo, l'impegno di tutte le organizzazioni di CambiamoAgricoltura, insieme ai partner europei, sarà quello di provare a migliorare il più possibile il testo per riportarlo alle ambizioni iniziali.

Perchè #NoNatureNoFood, come recita uno degli slogan che ha scandito la campagna a favore di questa importante legge.

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