La società civile chiede all'Europa una PAC aderente al greendeal
![La Commissione Europea chiede all'Italia una drastica correzione di rotta](/sites/default/files/styles/max_400x300/public/2022-05/la-commissione-europea-chiede-correzione-di-rotta.jpg?itok=hRmm27bT)
In occasione dell’incontro del Trilogo convocato dalla Presidenza Portoghese dell’Unione Europea per domani, 26 Marzo 2021, oltre 40 sigle europee del mondo dell’agricoltura biologica, dei consumatori e dell’ambientalismo, tra cui la Coalizione CambiamoAgricoltura hanno scritto ai decisori politici della Commissione, del Consiglio e del Parlamento Europei un impegno per una PAC aderente ai principi del GreenDeal.
La lettera aperta è stata inviata in concomitanza del cosiddetto “Super Trilogo” ossia una riunione dove si discuteranno molti degli aspetti cruciali dei futuri regolamenti della PAC che determineranno se si confermeranno una vera e propria ecotruffa, come denunciato a seguito del voto di Parlamento e Consiglio lo scorso ottobre, o se verranno apportati miglioramenti consistenti al testo.
Le associazioni in nome dei cittadini Europei chiedono di:
1.Incorporare i principi, gli obiettivi e i traguardi del Green Deal nella PAC per dare ai piani strategici nazionali una direzione chiara dalla loro progettazione fino alla loro approvazione;
2. Implementare pienamente il principio del “non nuocere” nella PAC attraverso una forte condizionalità ambientale e sociale;
3. Mettere in grado gli agricoltori di adottare pratiche e modelli agricoli rispettosi del clima, della natura, delle persone e degli animali attraverso un sostegno equo ed efficace della PAC;
4. Adottare strumenti adeguati per gestire e regolare i mercati agricoli per limitare la sovrapproduzione, che causa sprechi, crolli dei prezzi per gli agricoltori e contribuisce al commercio insostenibile, e per aumentare l’equità e la trasparenza delle catene di approvvigionamento;
5. Assicurare una buona governance nella nuova PAC attraverso regole forti sulla trasparenza, la responsabilità degli Stati membri per le spese di bilancio dell’E, la partecipazione della società civile e il monitoraggio dei risultati sulla base di solidi indicatori.